Chiamare un home stager: ecco cosa ti serve sapere - KREU
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CHIAMARE UN HOME STAGER: ECCO COSA TI SERVE SAPERE

C A S E  D I  A N A S T A S I A

Vuoi vendere casa e hai pensato di chiamare un home stager? Per partire con metodo, e aiutare il professionista a proporti i servizi più adatti alle tue esigenze, meglio avere chiaro da subito cosa serve all’home stager per iniziare a fare il suo lavoro.

Planimetrie, fotografie ma soprattutto… dialogo!

Se hai chiamato un home stager è perché vuoi che lui/lei realizzi un progetto di allestimento finalizzato alla vendita di casa tua nel minore tempo possibile. La prima cosa che forse ti stai chiedendo è quale documentazione devi fornire al professionista, perché possa studiare l’appartamento. Molto utile è sicuramente avere una planimetria della casa, per farsi un’idea degli spazi nella loro totalità (metrature comprese), e alcune foto degli ambienti. Soprattutto, però, è importante fornire all’home stager indicazioni rispetto al prezzo di vendita, ai pregi della casa su cui si vuole puntare, al target di acquirente che si vuole raggiungere.

Come possono collaborare committente e home stager?

Il dialogo tra home stager e proprietario è fondamentale per stabilire feeling e fiducia reciproca, necessari alla collaborazione. Spetta all’home stager proporre soluzioni che interpretino al meglio le aspettative dei venditori, ma anche i gusti dei potenziali acquirenti. È fondamentale, però, che il proprietario chiarisca subito aspetti fondamentali come le limitazioni che intende porre nell’allestimento (sì o no a ritinteggiare, quanto decluttering è consentito) e il budget di cui dispone. In questo modo le scelte saranno il più possibile condivise.